Il mio viaggio inizia da uno dei posti a me più cari: l’azienda vitivinicola Costantino, mia preziosa vicina di casa. L’azienda si trova, infatti, sul versante Sud Est dell’Etna, nel comune di Viagrande in provincia di Catania, una zona di millenaria tradizione vitivinicola. La cantina ha iscrizioni risalenti al 1699, che dimostrano sia la voglia dell’uomo di risollevarsi dopo il tremendo terremoto che colpì la Sicilia orientale nel 1693, sia la vocazione del terreno che circonda la centenaria cantina. Sono rimasto incantato dal colore rubino del loro Rosso e ho chiesto a Fabio di svelarmi i segreti dei loro vini. Ecco la sua risposta: “Le nostre vigne, con una densità tra i 5.000 ed i 8.000 ceppi per ettaro, si trovano tra i 450 e 550 metri sopra il livello del mare.
Coltiviamo integralmente vitigni dell’Etna, nel totale rispetto del territorio, della tradizione e delle peculiarità dell’annata. Limitiamo al minimo i nostri interventi, assistiamo la pianta prima, e l’uva poi, tanto da produrre sotto certificazione biologica da molti anni. Soltanto le uve prodotte nel nostro unico terreno vengono trasformate nel nostro Vino Doc. Un vino che ci sforziamo sempre di produrre in modo onesto e quindi sublime.”
“La posizione particolare dell’Etna influenza il clima e di riflesso la produzione vitivinicola sulle sue pendici. La produzione è fortemente caratterizzata in considerazione dell’altitudine e della esposizione, elementi che danno vita a differenti microclimi e microzone. La ricchezza minerale del terreno, le forti pendenze e la variabilità del clima, infatti, sono elementi molto condizionanti per la maturazione delle uve e la quantità produttiva delle viti. La grande diversità tra un’annata ed un’altra è la ricchezza e la difficoltà dell’Etna. Questi sono i limiti e le opportunità che ogni anno ci spingono a coltivare, trasformare e affinare questo grande vino, che riesce sempre a emozionare e stupire”.
Adesso sta a voi verificare la raffinatezza dei loro vini.